RASA
Tutto ciò che è a te destinato non richiede sforzo
È una vita che rincorro continuamente sogni, progetti e speranze, arrampicandomi ogni giorno su ardue salite.
Per raggiungere i miei piccoli traguardi lavorativi e personali, infatti, ho dovuto sempre soffrire, impegnarmi oltre i miei limiti, superando, a volte, mille ostacoli ed opposizioni.
In una fase della mia vita ho anche pensato che la conquista di un obiettivo richieda necessariamente sacrificio e sforzo e che solo con dedizione, perseveranza e determinazione si possa raggiungere la piena soddisfazione del risultato.
Oggi però, con il senno del poi e quella che io chiamo, scherzando, “vecchitudine”, inizio a ripensare a questo atteggiamento mentale di piena dedizione alla sofferenza e sacrificio.
Se guardo a tutto l’impegno e amore che ho messo nella mia professione di urbanista mi accorgo che, alla fine, non ho ottenuto nemmeno un decimo di riconoscenza e visibilità per le riflessioni culturali che ho sollecitato su letture complesse delle trasformazioni che coinvolgono i nostri territori. Non che mi importi, ma penso proprio di essere arrivata al guado: nulla può continuare a esistere senza reciprocità.
Sono come quelle persone che stremate dalla risalita del fiume, dopo aver contrastato le correnti avverse ed aver resistito ai vortici, alla fine, ormai stremate, si lasciano andare al flusso del fiume.
E mi sorge un dubbio esistenziale:
Tutto questo resistere e opporsi agli eventi, non è naturale, è sintomatico di un disagio. Forse, nel profondo, questo lavoro, questa professione, erano solo una proiezione mentale e il mio cuore e la mia anima ricercavano altro?
Molte volte ho dubitato di una disciplina troppo razionale e schematica, che non ha permesso di farmi esprimere pienamente nel mio lato creativo.
Forse, per comodità, ormai su una strada tracciata, non ho avuto mai il coraggio di rimettermi in gioco ed ascoltarmi nel profondo.
Oggi, dopo un percorso di crescita personale, che mi ha portato ad approfondire conoscenze yogiche antiche e millenarie, rimetto in discussione il tutto.
Si, perché in sanscrito c’è una parola che ben esprime lo stato dell’essere posto in coerenza e sintonia con il proprio sentire profondo: Rasa.
Ed io ho bisogno oggi di fluire con leggerezza.
Quando si è nel flusso della corrente di rasa, tutto scorre, senza ostacoli…. E senza sforzo arriva tutto ciò che è destinato a te, per il tuo massimo bene.
Non è un processo semplice, occorre abbandonare gradatamente tutti gli attaccamenti e resistenze…ma da domani … inizia una nuova vita.