FOLLE AMORE
Qual è il miglior augurio da fare al proprio figlio?
Non vi è alcun dubbio a riguardo, parafrasando il poeta francese Breton che nell’opera “l’Amour fou”, augura alla figlia, un giorno, di “essere amata follemente” penso che non vi sia aspirazione più grande, per un genitore che desidera il bene del proprio figlio, di auspicare di incontrare e di vivere, almeno una volta nella vita, un amore autentico, travolgente e corrisposto.
Durante la lettura del libro “Amori e disamori” di Nardone sono letteralmente inciampata in questa citazione, che condivido pienamente.
E si, perché una vita, che nella quotidianità non è nutrita, almeno una volta, da l’emozione piena e intensa di “un amore folle”, è una vita arida, senza senso, che non è degna di essere vissuta.
L’amore è il sentimento che, più di ogni altro, permea ogni attimo e istante della nostra esistenza, è il motore che ci supporta e sostiene, sia nella buona che nella cattiva sorte.
Certamente, tutto è destinato a mutare e trasformarsi, con gli anni, anche l’amore più persistente, ma quando si riesce a far trasmutare la dimensione dell’innamoramento, alimentando quotidianamente quel fuoco, senza perdita di vigore, si possono superare ed affrontare anche le più ardue e impervie sfide che il destino ci presenta.
Quando ci si innamora, infatti, si entra in una dimensione trascendente, che ci permette di vivere un’esperienza profonda di auto rivelazione, perché il più delle volte la persona prescelta, cui donare il nostro amore, riflette e sollecita tutte le nostre più nascoste ferite e, con gioia ed a volte con sofferenza, ci aiuta ad affrontarle e superarle, per il nostro massimo bene.
Alla fine di tutto il combattimento di una vita in fondo quello che resta è solo amore.
Ma cosa significa essere “follemente innamorato”?
Significa abbandonare, per qualche attimo, la propria razionalità per iniziare a percorrere, consapevolmente, la strada del cuore.
Significa saper ascoltare il sentire profondo, i “senti-menti”, esternandoli senza limiti e condizionamenti. Significa sbarazzarsi delle maschere e stratificazioni mentali, che hanno costruito, nel tempo, le nostre impenetrabili corazze protettive, per farci rilevare, semplicemente, per quello che si è realmente, con autenticità.
Solo la sana follia può condurre in quello stato di fragilità emotiva che ci rende così nudi e indifesi, ma nello stesso tempo così pieni e felici.
Cosa augurare dunque di più bello ad un figlio, se non sperimentare, almeno una volta nella vita, questa pazzia?
Per alcuni può sembrare un desiderio scontato, ma per una mamma di un figlio speciale, l’innamoramento del proprio figlio è un miraggio, perché quel momento di fragilità e mancanza di controllo, spaventa e non poco. Per un ragazzo affetto da autismo non è facile comprendere l’amore e le sue sfumature.
Mi ha fatto dunque sorridere vedere la serie tv su Netfix “Atypycal”, che tratta del rapporto di un ragazzo speciale, adolescente, con l’amore e vi invito a vederla.
“Perché alla fine di tutto quello che resta è solo amore”. Il mantra del mio maestro spirituale, Shrii Shrii Anandamurti. Baba Nam Kevalam.